28 Febbraio 2022 Sostenibilità
Pubblicità cosmetici: regolamento UE per i “senza”, “non contiene”, “0%”
Pubblicità cosmetici: cosa dice la normativa europea di riferimento?
Con il termine “claim” in cosmesi ci si riferisce alle informazioni e agli slogan che compaiono sull’etichetta dei prodotti e che vengono usati nelle pubblicità dei cosmetici, con l’obiettivo di informare sulle loro caratteristiche, qualità ed effetti.
Spesso sono proprio i claim a spingere all’acquisto di un cosmetico e per questo è essenziale che le informazioni fornite siano trasparenti e veritiere.
Il settore della cosmetica è regolamentato da una legislazione che riguarda infatti anche la comunicazione al consumatore relativa alle proprietà e alle caratteristiche del prodotto finito.
È proprio questa legislazione a stabilire che i claim debbano essere formulati in modo da non lasciar intendere che il prodotto abbia caratteristiche diverse da quelle che realmente possiede. In poche parole, non deve trattarsi di pubblicità ingannevole.
Le informazioni relative al cosmetico che vengono comunicate al consumatore dovranno essere “veritiere, oneste, corrette, chiare, comprensibili e supportate da test scientifici”.
I claim che contengono “senza”, “non contiene”, “0%”
Negli ultimi anni si è osservata un’ampia diffusione di questo tipo di claim: “senza l’ingrediente X o Y” è un’espressione che si può facilmente ritrovare su tante etichette di prodotti cosmetici.
Queste affermazioni indicano che nell’INCI del prodotto non sono presenti determinate sostanze, comunque ammesse all’uso cosmetico, ma talvolta corrono il rischio di fornire una comunicazione non sempre corretta.
Per evitare questi casi, nel 2017 la Commissione Europea ha sviluppato un Documento Tecnico che, nello specifico, affronta la questione delle diciture “senza”, “free from”, “privo di”.
In particolare, questo è quanto afferma il testo europeo:
- Non è corretto indicare l’assenza di un ingrediente quando quello specifico ingrediente non è generalmente presente in quella tipologia di cosmetico (per esempio l’assenza di sapone in una crema per il corpo).
- Non è opportuno utilizzare espressioni come “non contiene” per ingredienti ammessi ad uso cosmetico; questo per evitare che vengano percepiti come “non sicuri” se per la legislazione si possono tranquillamente utilizzare. Ad esempio, questo è il caso di alcuni parabeni: essendone ammesso l’uso cosmetico, sarebbe scorretto indicarne l’assenza in un prodotto; d’altra parte, è facile individuarli nell’elenco degli ingredienti, dal momento che terminano sempre con “paraben” (es: Methylparaben), e si può quindi scegliere di evitarli senza difficoltà.
- Non si deve quindi “vantare” l’assenza di ingredienti ammessi all’uso cosmetico, a meno che l’indicazione non abbia l’obiettivo di fornire informazioni utili relative ad aspetti come: possibili allergie individuali (ad esempio “senza profumo”, “non contiene allergeni”), scelte di vita (come “non contiene ingredienti di origine animale”, “senza alcol”), o quando si vuole comunicare l’assenza di ingredienti che, seppur sicuri e ammessi all’uso, vengono considerati poco sostenibili per l’ambiente.
Quando la comunicazione “ingredienti 0%” è un valore aggiunto per il consumatore
Sulla base di quanto sopra descritto, questo tipo di claim risulta accettabile solo quando la rinuncia a inserire uno o più ingredienti all’interno di una formula implica una maggiore tutela nei confronti di alcune categorie di consumatori. Non solo: in questo contesto può avere un valore aggiunto.
È il caso, ad esempio, di chi ha la pelle sensibile o molto sensibile: dichiarare in etichetta l’assenza di ingredienti che potrebbero causare reazioni cutanee può quindi aiutare il consumatore nella scelta di prodotti più adatti al proprio tipo di pelle.
Anche l’esplicita dichiarazione di assenza di ingredienti il cui impatto ambientale è in discussione può rappresentare un valore aggiunto.
Negli ultimi anni, infatti, i consumatori sono molto più sensibili alle tematiche relative alla tutela e al rispetto dell’ambiente. Molte aziende cosmetiche hanno iniziato a ridurre o sostituire l’uso di ingredienti il cui potenziale impatto sull’ecosistema è negativo. In tal caso, le indicazioni presenti in etichetta danno al consumatore la possibilità di scegliere l’acquisto di prodotti a più basso impatto ambientale. Per queste aziende, l’obiettivo è scegliere di puntare su un approccio ecosostenibile, partendo da formulazioni che evitano l’utilizzo di chimica non necessaria e promuovono una bellezza in sintonia con la Natura.