30 Novembre 2021 Iniziative e Comunicati
INCI dei cosmetici: cos’è, come leggerlo e come riconoscere un buon INCI
Per poter scegliere consapevolmente i migliori prodotti da inserire nella tua beauty routine è fondamentale saper leggere l’INCI dei cosmetici.
Questo ti aiuterà, ad esempio, a capire meglio la qualità degli ingredienti usati, la loro tollerabilità sulla pelle, la compatibilità con l’ambiente e il grado di sostenibilità, ma anche il livello di biodegradabilità o il rispetto per gli animali e il benessere dell’ecosistema. Conoscere l’esatta composizione dei prodotti beauty aiuta ad affidarsi solamente a prodotti sicuri per sé e in linea con le proprie convinzioni.
Vediamo quindi cos’è esattamente e come leggere l’INCI dei prodotti cosmetici.
Cosa vuol dire INCI?
Cos’è l’INCI dei prodotti beauty? L’INCI è una sigla che sta per International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, ossia è la denominazione internazionale utilizzata per indicare gli ingredienti cosmetici presenti nella formulazione di un prodotto.
È stato introdotto dalla Commissione Europea nel 1997 come codice unico per tutti i paesi dell’UE. Il suo scopo è quello di tutelare i consumatori rendendo nota la composizione esatta dei prodotti in commercio, e quindi facilitandone la comprensione attraverso nomi e codici univoci e condivisi, non solo dai produttori in Italia, ma anche da quelli degli altri Paesi della comunità europea. La nomenclatura INCI viene utilizzata anche in altri paesi del mondo, come gli Stati Uniti e il Canada, ma anche la Russia, il Brasile e il Sudafrica.
Ora che abbiamo chiarito il significato di INCI, è più semplice capire l’importanza di questa denominazione e della normativa che la accompagna. Per essere scritto in maniera compatibile con le norme stabilite, l’INCI deve sempre essere preceduto dalla parola Ingredients e deve corrispondere a una lista completa di tutti gli ingredienti presenti in un determinato prodotto in concentrazioni uguali o superiori all’1%. Tali sostanze devono essere elencate in ordine decrescente in base alla quantità impiegata nel prodotto, mentre quelle che non raggiungono l’1% possono essere riportate in ordine sparso.
Come si legge l’INCI dei cosmetici?
Per quanto la lettura delle etichette dei cosmetici possa sembrare complicata, sapere come funziona l’INCI può dare ottime indicazioni per comprenderle al meglio.
Innanzitutto, bisogna sapere che il linguaggio usato per denominare i singoli ingredienti cambia in base al tipo di sostanza indicata.
Il latino viene usato per menzionare i nomi botanici presenti nella Farmacopea Europea, ed è utilizzato per gli ingredienti che vengono inseriti nella formulazione senza aver subito modifiche chimiche. Il nome latino dovrebbe essere sempre seguito dall’indicazione della parte vegetale impiegata (come ad esempio, la foglia, la radice o il frutto) nonché dalla tipologia di prodotto (ad esempio olio, estratto, ecc.) in lingua inglese.
L’inglese viene usato invece per tutte le sostanze derivate da sintesi chimica e per i derivati vegetali che hanno però subito anch’essi una trasformazione chimica. I coloranti artificiali, in particolare, sono indicati con una numerazione che segue il Colour Index e che vede la sigla CI seguita da una cifra composta da 5 numeri.
All’interno delle etichette OMIA non troverai questo tipo di numerazione, poiché non facciamo uso di coloranti artificiali, ma potrai invece individuare degli asterischi. Cosa significano? Dove presenti, stanno a indicare una o più caratteristiche della sostanza a cui fanno riferimento: ad esempio nell’INCI delle creme viso o delle creme corpo ecobio OMIA potrai notare sia sostanze provenienti da agricoltura biologica (segnalate con un *) che sostanze di origine naturale (segnalate con due **).
Ora che ti è più chiaro come leggere l’INCI di un prodotto, cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche che dovrebbe avere questo importante elenco per essere considerato di buona qualità.
Come riconoscere un buon INCI?
Il primo passo per riconoscere e selezionare prodotti con buon INCI è quello di capire quali sono le sostanze tendenzialmente da evitare, perché potenzialmente allergizzanti o non ammesse dalla cosmesi naturale.
Rientrano in questo elenco ad esempio i siliconi, composti a base di silicio non presenti normalmente in natura, SLES e SLS, tensioattivi contenenti derivati del petrolio e particolarmente aggressivi, oppure i PEG, sostanze sintetiche sempre di derivazione petrolifera e dannose per l’ambiente.
Anche sostanze poco tollerate dalle pelli più sensibili, come i saponi, possono essere individuati all’interno dell’INCI ed evitate. Proprio per questo i Laboratori Ecobio di OMIA hanno elaborato dei Non Saponi, contenenti attivi biologici, in grado di regalare un’igiene profonda che non indebolisce però le preziose difese fisiologiche della pelle.
Sapere come leggere un INCI apre le porte a una cura del proprio corpo e dei propri capelli consapevole, naturale e rispettosa, sia degli equilibri del tuo organismo che dello straordinario ambiente che ti circonda.