13 Giugno 2021 Cura del Corpo
Come abbronzarsi in sicurezza e in modo sano
Abbronzarsi in modo sano permette di godere dei tanti benefici del sole, alleato prezioso per il benessere del nostro organismo. L’esposizione ai raggi solari, infatti, migliora l’umore, aiuta ad abbassare la pressione arteriosa, stimola il turnover cellulare cutaneo e la circolazione sanguigna, attiva la sintesi di Vitamina D, necessaria per fissare il calcio nelle ossa e rafforzarle
Tutto questo a una condizione: che l’esposizione al sole sia corretta e graduale. In caso contrario, infatti, i raggi solari possono rivelarsi un terribile nemico per la pelle, causando effetti dannosi sia a breve che a lungo termine.
Per capire come abbronzarsi in sicurezza dobbiamo però prima comprendere i meccanismi che stanno alla base del fenomeno dell’abbronzatura. Ecco come abbronzarsi gradualmente e senza rischi.
Perché ci si abbronza?
L’abbronzatura in realtà altro non è che la risposta difensiva naturale della pelle all’azione dei raggi ultravioletti. Cosa si intende quando si parla di raggi ultravioletti o raggi UV?
Con l’acronimo UV si fa riferimento a quelle radiazioni che si trovano “oltre il violetto”, ovvero l’ultimo colore dello spettro della luce visibile. Questi raggi vengono emessi costantemente dal sole nel corso della giornata, sono presenti anche se il cielo è nuvoloso e vengono riflessi inoltre (aumentando la loro pericolosità) da alcune superfici come l’acqua o la neve.
I raggi UV si dividono in UVA, UVB e UVC. Mentre i raggi UVA e UVB raggiungono la superficie terrestre, gli UVC sono invece bloccati dallo strato di ozono che circonda e protegge il pianeta: ciò è un bene, poiché i tali raggi solari sarebbero potenzialmente molto dannosi per la salute degli esseri umani.
Quali sono invece le differenze tra raggi UVB e UVA? Le radiazioni UVB colpiscono potentemente l’epidermide, lo strato più superficiale della cute, mentre gli UVA, più penetranti, arrivano sino al derma, ossia lo strato cutaneo sottostante l’epidermide, ricco di fibre elastiche e fibre di collagene, cute. La protezione solare deve quindi necessariamente essere pensata sia per gli UVB, a cui l’SPF (Sun Protection Factor) fa riferimento, sia verso gli UVA.
Come accennato, il processo di abbronzatura è una naturale modalità di difesa della pelle verso l’azione delle radiazioni ultraviolette: quando esposta al sole, la cute reagisce producendo un pigmento, la celebre melanina, responsabile sia del colore della pelle, ma anche di quello degli occhi e dei capelli di ogni individuo.
La funzione di questo pigmento è proprio quella di proteggere la pelle e il suo patrimonio genetico ed evitarle deterioramenti o gravi danni al DNA cellulare. L’abbronzatura, quindi, non è solo un fattore estetico ma, soprattutto, un fondamentale meccanismo di difesa della cute.
Essa da sola non basta però a prevenire i danni del sole: per questo è importante esporsi al sole in modo graduale e in sicurezza, con le giuste protezioni.
Come abbronzarsi in sicurezza: i segreti di un’abbronzatura graduale e senza rischi
Abbronzarsi senza rischi e trarre dal sole solamente il meglio delle sue benefiche proprietà è assolutamente possibile. Ecco quali sono le principali regole da seguire per abbronzarsi rispettando la pelle.
Abbronzarsi gradualmente, per evitare scottature
Un’esposizione al sole troppo lunga e improvvisa può provocare danni alla cute, a partire da scottature ed eritemi. Quindi, come abbronzarsi senza scottarsi? È necessario esporsi al sole gradualmente, per consentire alla pelle di attivare naturalmente i suoi meccanismi di difesa. Inoltre, è bene evitare di prendere il sole nelle ore centrali della giornata, preferendo la mattina presto e il tardo pomeriggio.
La stessa gradualità va applicata anche nella scelta della crema solare in base al proprio fototipo, modulando tipologia e uso a seconda dell’esigenza.
Mai esporsi al sole senza protezione
L’utilizzo corretto dei prodotti solari è fondamentale per proteggere la pelle: queste creme sono in grado di schermare la maggior parte dei raggi solari, facendo sì che la pelle si abbronzi in maniera graduale e uniforme.
Come abbronzarsi senza bruciarsi e diventare rossi? È importante scegliere con attenzione la crema solare e il suo SPF, in base al proprio fototipo e alla capacità della propria pelle di resistere alle aggressioni dei raggi UV. L’idea migliore è quella di iniziare con un fattore di protezione molto elevato e passare poi gradualmente a solari con SPF minore, senza però mai lasciare la cute senza il giusto livello di protezione.
Usare correttamente la crema solare
Non basta una singola applicazione del prodotto protettivo, qualunque sia la sua formulazione cosmetica (crema, spray, stick, ecc.) per prevenire i rischi da radiazioni UV. Affinché sia efficace, il prodotto solare deve essere applicato abbondantemente e frequentemente, almeno ogni due ore, su tutte le aree foto-esposte.
In particolare, è consigliato riapplicarlo dopo il bagno, la doccia, l’uso del telo da mare o il contatto con la sabbia in spiaggia. Fondamentale, inoltre, è non dimenticare in fase di applicazione zone quali il collo del piede o il padiglione auricolare, spesso trascurate.
Le lozioni solari inoltre andrebbero acquistate nuove ogni anno, per evitare che i filtri contenuti possano subire alterazioni e quindi diminuire in efficacia.
Mettere la crema solare tutti i giorni, tutto l’anno
È necessario considerare anche un altro fattore molto importante: la nostra cute è esposta tutti i giorni alle radiazioni solari, principali cause dell’invecchiamento precoce della pelle. Si raccomanda pertanto l’uso costante e quotidiano di prodotti cosmetici da giorno con adeguato fattore SPF, non solo nel periodo estivo, durante le vacanze o le gite all’aperto, ma anche nelle altre stagioni e nei contesti urbani.
La pelle necessita di protezione e supporto attivo in ogni mese dell’anno e va coccolata con delicatezza ogni singolo giorno, perché si mantenga a lungo giovane, compatta e in piena forma.